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Installare una veranda sul proprio balcone o nel terrazzino di casa permette di sfruttare nel migliore dei modi, uno spazio esterno, che altrimenti resterebbe inutilizzato. Chiudere una veranda offre la grandissima opportunità di ampliare la fruizione dello spazio, per creare una stanza da giorno o un ripostiglio, da poter usufruire sia durante le stagioni fredde che in quelle calde. Ma non solo, una veranda a giorno, caratterizzata da vetri ampi, permette di far entrare in casa una consistente luce che ravviva e irradia gli interni. Non sempre però è semplice chiudere a veranda uno spazio, soprattutto quando l’appartamento si trova all’interno di un edificio condominiale, la libertà di azione di un condomino non deve in alcun modo turbare o ridurre la libertà altrui. Ma allora, quali sono gli step per mettere una veranda in condominio?

 

Veranda in condominio: cosa occorre?

Spesso il desiderio e la necessità di avere una veranda in casa si "scontra" con le rigide regole condominiali. Si può inserire una veranda in condominio senza suscitare malcontenti con il vicinato? Questa è una domanda che in tanti si pongono, la risposta è semplice: si, si può inserire una veranda, a patto che ci siano tutti i presupposti per farlo. Le regole condominiali e le normative comunali sono spesso soggette a cambiamenti e rinnovamenti, che non sempre risultano chiari e comprensibili ai cittadini. Stando alle normative ad oggi vigenti, prima di procedere all’acquisto di una struttura fissa, qual è la veranda, è necessario:

 

1. Chiedere un’autorizzazione al Comune di residenza.

Il primo passo da seguire è quello di richiedere un permesso al Comune per costruire, affermando che la nuova struttura non risulterà in alcun modo un pericolo per la stabilità dell’intero edificio, non compromettendo l’incolumità di coloro che vivono all’interno dello spazio condominiale. Oltre ad una questione di sicurezza degli spazi comuni, la veranda deve essere realizzata in modo da non intaccare la facciata. Anche dal punto di vista estetico quindi essa deve inserirsi perfettamente, così da conformarsi all’aspetto architettonico del palazzo e mantenerne il decoro. Coloro che non effettuano una regolare richiesta d’autorizzazione al Comune per la costruzione di una veranda, vanno incontro ad una condanna penale per abuso edilizio, che oltre ad una salata sanzione comporta anche la demolizione della struttura.

 

2. Informare l’amministratore condominiale dell’intervento.

Una volta ottenuta l’autorizzazione a procedere all’installazione della veranda, è opportuno informare l’amministratore condominiale del lavoro che verrà svolto. Il proprietario dell’appartamento non è obbligato in alcun modo a mettere a conoscenza gli altri condomini dell’intervento strutturale, ma si consiglia di comunicarlo almeno ai vicini più prossimi, per mantenere un buon rapporto condominiale. Se non vengono rispettati tutti i parametri estetici e di sicurezza, l’assemblea condominiale può chiedere ed ottenere la demolizione della struttura. L’assemblea inoltre ha il diritto di chiedere la visione dall’autorizzazione a costruire, rilasciata dal Comune. Effettuata la veranda, a seconda della sua grandezza, è necessario revisionare la tabella dei millesimali condominiali, valutazione che dovrà essere fatta dall’amministratore, in sostanza si dovrà pagare una quota maggiore per le spese relative al condominio.

 

Come procedere all’installazione della veranda

Le verande non sono standard, ma vanno costruite in modo che aderiscano adeguatamente alla superficie da ricoprire, per queste ragioni alcune di esse si possono sviluppare in altezza, mentre altre in lunghezza. Durante la fase progettuale la struttura deve essere collocata in maniera tale da non compromettere l’altrui libertà di movimento e di visione panoramica. In breve, la nostra veranda non deve occupare la visuale del vicino.

 

Capita spesso che le verande per essere ben salde al balcone o al terrazzo, devono essere fissate alla parte inferiore del balcone sovrastate, per effettuare quest’intervento si deve però chiedere l’autorizzazione al condomino proprietario dell’appartamento. Inoltre, se la veranda si sviluppa in obliquo, è necessario che questa non intralci in alcun modo la veduta dall’appartamento superiore, perciò la veranda dovrà essere costruita 3 metri sotto la soglia del balcone di sopra. Se invece, la veranda rimane verticale al piano superiore, non ci sono problemi di intralcio alla visuale degli altri condomini e non dovrà essere attuata nessuna procedura particolare. Quando la veranda di un balcone o terrazzo si proietta in orizzontale, è opportuno che questa si trovi ad almeno 3 metri di distanza dal palazzo situato di fronte.

 

A chi rivolgersi per una veranda

Risolte tutte le pratiche burocratiche, si può finalmente procedere all’acquisto della veranda. Per avere un’ottima struttura funzionale e gradevole, è importante rivolgersi a dei veri e propri professionisti del settore. Metalleria Ostiense di Roma crea su misura verande e infissi per ogni tipologia di apertura, garantendo performance ottime ed inimitabili. Le verande su balconi o terrazzi sono realizzate con materiali di ultima generazione, che offrono un’impeccabile permeabilità all’aria e all’acqua e mantengono un formidabile isolamento termico e acustico. Rivolgiti a Metalleria Ostiense di Roma per ricevere un preventivo gratuito, visita il nostro sito per scoprire tutti i prodotti e i servizi che offriamo. 

 

 


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